Punk, l’arte del marmo tra sacro e profano

Ha cominciato a lavorare il marmo all’età di sedici anni, oggi le sue sculture sono esposte a New York e ha raggiunto già il massimo della fama quando ha scolpito una barca di marmo facendola navigare, oggi Fabio Viale, 40 anni, stupisce ancora con una mostra a Pietrasanta, per non farsi mancare le coincidenze, intitolata “Punk”: un’insolita raccolta di opere che giocano con l’arte classica e le icone moderne in un connubio senza precedenti. Gli spettatori potranno vedere una perfetta copia del braccio del Davide di Donatello, gigantesco e pieno di tatuaggi come appartenesse a un galeotto russo, così come un braccio di una statua romana a cui è toccata la stessa sorte. Come già ricordato, a consacrare questo “lavoratore” appassionato della pietra, è stata l’opera Ahgalla, una barca in marmo in tutto e per tutto uguale a una normale imbarcazione di legno: dopo aver scoperto che il marmo poteva galleggiare, nella vasca da bagno di casa sua, Viale corre da un cavatore di Carrara per farsi dare del marmo a credito, poi si chiude in soffitta e lavora per due mesi alla barca, con il terrore che questa affondasse o si crepasse al momento di accenderne il motore, vero. L’impresa gli è riuscita, tanto da conquistare le pagine di tutti i giornali.

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